NOVITA'Cheremule 17 agosto 2016: Museddu non solo domus11-11-2016
Per il settimo anno consecutivo, l'Associazione culturale "Tradizioni popolari di Cheremule" ha portato alla ribalta la sua zona archeologica, chiamata "Il parco dei petroglifi", proponendo nel suo epicentro, rappresentato dalle Domus di Museddu, un progetto chiamato "Museddu, non solo domus", che prevedeva l'esibizione del polistrumentista francese MICHEL PORTAL e di Elena Ledda sestetto, con la partecipazione straordinaria di Luigi Li, maestro delle launeddas. La necropoli di Museddu rappresenta quasi un unicum nel patrimonio archeologico della Sardegna, grazie alla presenza di 18 domus de janas, sei delle quali sono state realizzate una di fianco all'altra, per lo più con impianti planimetrici semplici, ovvero una cella quadrangolare preceduta da un piccolo padiglione, oppure due o tre celle in posizione longitudinale e rari esempi più articolati, con l'aggiunta di qualche vano laterale. Si distingue dalle altre, la domus chiamata Tomba XVI, detta "Sa presone", costituita da tre ampie celle precedute da dromos e padiglione; vi si osservano: un focolare risparmiato nel pavimento al centro dell'anticella, fasce rilevate e sportelli sagomati. Questo ipogeo è stato oggetto di un significativo riadattamento in tarda età romana, quando fu utilizzato come ambiente per la torchiatura ed acune celle furono usate come cisterne. Attualmente, la più imponente del complesso è la "Tomba della cava", ovvero una domus trasformata in cappella funeraria in età medievale, ove è stato scavato, nel piano pavimentale, un loculo con pulvino ed incisa una teoria di "antropomorfi". Tra un concerto e l'altro, il numeroso pubblico presente ha potuto degustare ed apprezzare la fregula sarda del pastificio Tanda e Spada di Thiesi. |
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